Cos'è
Il workshop propone una riflessione collettiva sulla presenza italiana nelle ex colonie attraverso l’uso critico e consapevole di fotografie d’archivio.
A partire dalle esperienze di Leyla Degan, saranno presentati esempi e progetti sviluppati dal duo SITAAD (Leyla Degan e Naima Hassan). I partecipanti metteranno in pratica le metodologie apprese in attività di gruppo, confrontandosi con la complessità dei documenti d’archivio e con le sfide etiche legate al loro utilizzo. Metodologie che potranno essere replicate in diversi contesti:
dalle visite museali agli atelier creativi, dalle sedute di arte-terapia ai laboratori in museo per adulti, ragazze e ragazzi.
Un laboratorio pratico per riconoscere le strutture di potere intrinseche alla fotografia coloniale, riflettendo su come queste immagini costruiscano e mantengano narrazioni razziali e gerarchie di dominio. Verranno esplorate nuove modalità di approccio ai documenti d’archivio e verranno proposte nuove pratiche di osservazione critica e di conservazione per interrogare i contenuti di musei e archivi.
Il workshop vedrà il museo non solo come luogo di conservazione, ma come uno spazio di contatto, dove diventa fondamentale interrogarsi sul significato del patrimonio custodito e sulle modalità più appropriate per la sua esposizione e divulgazione.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Ingresso gratuito, su prenotazione, fino ad esaurimento posti a prenotazioni@iodeposito.org.
TEMI CHIAVE E BUONE PRATICHE
- La fotografia come strumento di violenza coloniale: analisi delle immagini come testimonianze di un passato violento. Come rielaborare queste memorie per promuovere una consapevolezza critica?
- Pratiche partecipative di archiviazione e contro-archiviazione: coinvolgimento e accesso della comunità per trasformare gli archivi in spazi di riflessione.
PROGRAMMA
- Ore 9.00 | Colazione con l’artista!
- Ore 9.30 | Saluti dell’Assessore a Istruzione, Università e Cultura del Comune di Udine Federico Angelo Pirone e quadro introduttivo a cura degli organizzatori. A seguire: intervento della Dott.ssa Paola Visentini (Museo Friulano di Storia Naturale) a illustrare i materiali e l’archivio che hanno ispirato l’azione.
- Ore 9.45 | Tre pilastri per de-colonizzare il museo. Intervento di Leyla Degan e illustrazione di buone pratiche e progetti nella sala didattica del museo.
- Ore 10.30 | Lavoro di gruppo, confronto e restituzione finale
Leyla Degan è un’artista e archivista fotografica italo-somala con sede a Milano. Lavora oltre i confini degli archivi e delle arti visive. Nel 2023 è stata artista-archivista in residenza presso Numeroventi, Recovery Plan Firenze. Ha presentato lavori all’Acre Hub, Curating Black Art in Italy, Africa Center e Tate Modern. Insieme a Naima Hassan, ha fondato SITAAD, una piattaforma e collaborazione artistica. Nell’ambito di SITAAD, un tipo di incontro devozionale organizzato da donne somale, il duo sperimenta formati artistici all’interno di siti coloniali, musei e archivi. Sono attualmente Hub Residencies Fellows presso il College of Liberal Arts, Università del Minnesota. La borsa di studio biennale culminerà con la presentazione di due progetti a lungo termine, Transmigrating Cassettes e Studio Sawiro.