Si tratta di un intervento economico su equa indennità per amministrazioni di sostegno a favore di persone residenti in regione qualora il Giudice Tutelare rilevi l’impossibilità di porla a carico del patrimonio dell’amministrato, disciplinato dall’art. 2 bis della LR 19/2010, come introdotto dal comma 28 dell’art. 8 della LR 24/2019.
Gli amministratori di sostegno i cui amministrati sono residenti nei Comuni di Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pradamano, Pozzolo del Friuli, Tavagnacco e Udine, presentano entro il 28 febbraio di ciascun anno, al Comune di Udine, quale Ente gestore del Servizio Sociale dei Comuni del Friuli Centrale, la domanda di accesso all’intervento con riferimento ai provvedimenti emessi dal giudice tutelare nell'anno precedente.
Il Servizio Sociale dei Comuni del Friuli Centrale comunica il fabbisogno risultante dalle domande ricevute alla Regione entro il 31 marzo di ciascun anno
Il Servizio Sociale dei Comuni del Friuli Centrale provvede alla liquidazione dei contributi dopo aver ricevuto i relativi fondi dalla Regione. Qualora le risorse disponibili risultino insufficienti a far fronte a tutte le richieste pervenute, gli importi spettanti sono proporzionalmente ridotti. Nel caso in cui, in corso d'anno, si rendessero disponibili ulteriori risorse, le richieste sono proporzionalmente integrate.
L'intervento economico è pari all’importo dell’indennità stabilita dal Giudice Tutelare, fino a un massimo di 800 euro per ciascun amministrato. Se il provvedimento del Giudice non stabilisce l’importo, è pari a 600 euro per ciascun amministrato.
Ciascun amministratore di sostegno può richiedere l’intervento regionale per un massimo di cinque amministrati.
In caso di insufficienza dei fondi gli importi suindicati sono proporzionalmente ridotti e possono essere integrati nel corso dell’anno a seguito della disponibilità di ulteriori risorse.